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Quel “cuore” che viaggia nei luoghi della fede

Da oggi su Canale 5 il nuovo ciclo de “I viaggi del cuore”, la storica trasmissione condotta da don Davide Banzato. Quest’anno con una visione ancora più internazionale e testimonial d’eccezione (prima tappa a Nairobi, in Kenya, insieme a Fiona May) ma anche in luoghi dello spirito a noi più vicini, da Assisi a Padova. Ne scrivo oggi su Avvenire.

Chiara, (papa) Francesco e l’indispensabile allegria delle suore

Questa foto l’ho scattata (va be’, anche un po’…rubacchiata da lontano, per non farmi vedere) davanti alla chiesa di Santa Chiara, ad Assisi, dove oggi papa Francesco si è recato per salutare la comunità monastica, come fuori programma della sua visita a Santa Maria degli Angeli. Sono suore, giovani e no, italiane e straniere, allegre e divertite davanti ad una bancarella, forse attratte da un souvenir un po’ strano. E ci sta questa allegria – a far davvero più bella la vita – da parte di chi si è interamente consacrato al Signore e così ai poveri, agli ultimi, ai diseredati, ai nuovi poveri di oggi. A poche decine di metri da questa piazza, e da questo scatto, c’è la comunità monastica delle Clarisse, le monache di clausura che il Papa oggi ha voluto incontrare: anche loro – e lo so bene per aver visitato diversi monasteri – vivono dei momenti di gioia autentica, di allegria, fosse anche per rincorrere una palla nel chiostro o per una barzelletta che torna alla mente dopo anni di clausura (ma non di chiusura, perché le vere grate sono le nostre).

Ecco, senza le suore “attive” e quelle di vita contemplativa, la Chiesa sarebbe più povera. E non ce la farebbe a sorreggere quei poveri di cose “materiali” che oggi il Papa ha incontrato. E quei “nuovi poveri” – di spirito, di senso – che siamo un po’ tutti noi, e non solo quelli che non ce la fanno più ad arrivare alla fine del mese.

E comunque – per concludere queste povere note – Chiara e Francesco otto secoli fa, proprio in questi stessi luoghi di Assisi, io li immagino anche così: con tanti momenti di gioia. Quella che scaturisce dal cuore e che noi abbiamo smarrito nei meandri di cuori troppo indaffarati a occuparsi di tutto e di niente.