Parole di Quaresima (45) – LAVANDA

Tiziana, mia moglie, amava molto la lavanda, di gran lunga la sua pianta preferita. Per il profumo, per i colori. A Lourdes faceva sempre incetta di saponi, deodoranti per la casa, asciugamani e perfino strofinacci che richiamassero la  lavanda. E pianse come una bambina quando alcune sorridenti  donne della Camargue le donarono dei rami di lavanda (nella foto, la mano che si intravede è proprio quella di Tiziana). Un po’ mi ha trasmesso quella passione, nel suo ricordo: quando riesco a trovarne un vaso, lo porto davanti alla sua tomba,  e presto la pianterò nel giardino di casa.  Ma ho notato solo ora che “lavanda” è la stessa, meravigliosa “pianta” che cresce nel Giovedì Santo, che sboccia dove c’è bisogno di umiltà, di servizio: nel lavare i piedi, nel servire il prossimo. E’ per questo che, molto probabilmente, le piaceva la lavanda.

La favola di Kujabi: da un barcone al calcio professionistico

Arrivato a 17 anni su un barcone, approdato in Sicilia e da qui in Sardegna, Kalifa Kujabi – originario del Gambia –  ha poi conosciuto un’altra odissea, questa volta burocratica. Ma ora finalmente è cittadino italiano e giocatore del Frosinone, società che lo ha atteso e “coccolato”  a lungo.  Oggi ne scrivo su Avvenire