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NEL TEMPO, QUESTO TEMPO

 
Davvero il tempo mi prende in giro: fa finta di passare su un orologio a muro
tutto colorato e senza colori
O nello scorrere di giorni e notti, e poi ancora e solo notti, buie, a inghiottirsi i giorni
Il tempo che gioca a nascondino con i pensieri miei e vince sempre lui perché io non so nascondermi come quando inseguivamo le lucciole
Questo tempo assassino di cuori e messo in libertà da chi non ha cuore
Quel tempo di tremori da sussurrare “ti amo” e tu capivi “andiamo?”: forse nei tempi che verranno
Il tempo che avrei voluto fermarlo alla fermata della metro per correre da te, smarrito e finalmente ritrovato sui binari della vita, passeggero di velocità pure e folli, senza accorgermi del capolinea
Che non passa (il tempo) mentre tutto passa e restano solo foto per niente ingiallite
(igortraboni giugno 2024)

PEZZI DI CUORE (nel cuore a pezzi)

Forse uno sguardo può farmi addormentare

o almeno  riposare da lunghi viaggi senza fantasia.

Forse uno sguardo per consolare di lacrime altre lacrime.

E quale inquadratura scelgo

per non restare nudo di pensieri e vestito

solo di malinconie?

Il prossimo sguardo non lo butto via

su questa via lastricata di pezzi del cuore mio.

Igor Traboni

 

 

 

LA VALIGIA SUL TRENO

Oggi è la Giornata mondiale della Poesia. io non sono un poeta e scrivo giusto queste cose qua…
LA VALIGIA SUL TRENO
Il cuore stanco ha preso altre strade,
scampoli di paesaggi ai finestrini di un treno
fermo. E fermo è il tempo: saccheggiato
dai ricordi, ingiallito d’una malinconia asfissiante,
vuoto a perdere di una piena di sorrisi antichi
che scende fino all’anima, e tutto travolge non appena
ripartono le movenze di giorni e notti,
amori e dissapori, speranze e credenze.
Fino alla prossima stazione: poi scenderò,
senza una valigia per i sogni.

ORA (E’ SOLO ADESSO)

Ora che la malinconia avvolge

anche i piedi stanchi

e intanto arranchi

con il cuore a tracolla

Ora dovresti bussare alle porte chiuse,

agli alberi spogli,

ai desideri infranti,

ai suoni di mille silenzi

Ora potresti

cercare l’introvabile

E i sogni svaniti,

e i capelli radi nei pensieri fitti,

e i caffè bruciati senza fiamma

Ma ora è solo adesso

(ché adesso è già tardi)

Per riprendere viaggi senza benzina

e corse con poco fiato, calciare

palloni sgonfi  e segnare in porte vuote,

pregare miracoli di terra

e biascicare preghiere di cielo.

Ora, che è solo adesso,

ricominciare ad amare

Nell’amaro di una vita fa.

(maggio 2022)

NELLA METRO DI KIEV

Laggiù nella metropolitana

li immagino, un po’ li vedo:

i grandi col cuore all’insù,

i bambini con il naso all’insù:

i primi cercano i perché, i colpevoli

(forse anche le vendette).

I piccoli un gioco nuovo

che non sia la guerra.

   febbraio 2022

(foto da Tgcom)