Quei santi della porta accanto

 

“Santi della porta accanto” è il titolo di una bellissima mostra itinerante che da alcune settimane sta girando l’Italia, appassionando migliaia di giovani che si ritrovano proprio nei protagonisti della mostra: giovani come loro. L’iniziativa è stata ideata e curata da Gerolamo Fazzini, giornalista consulente di direzione per il settimanale “Credere” e il mensile “Jesus” e autore di vari libri tradotti anche all’estero (l’ultimo è “Francesco, il Papa delle prime volte”, con Stefano Femminis, Edizioni San Paolo).

E proprio a Fazzini ci siamo rivolti per saperne di più : <L’idea nasce dall’avvicinarsi del Sinodo dei vescovi sui giovani, ma anche dalla scoperta e riscoperta, insieme ad alcuni colleghi, di figure di giovani Beati o in odore di santità. Si tratta di 24 profili, alcuni abbastanza noti, come il giudice ragazzino Rosario Livatino, il piemontese Pier Giorgio Frassati o Carlo Acutis, altri invece poco conosciuti, come Marco Gallo, brianzolo, investito da un’auto, o la violinista Carlotta Nobile, morta di cancro>.

La mostra continua a ricevere prenotazioni da tutta Italia, ma i giovani che l’hanno già vista, cosa provano? <In genere – risponde Fazzini – restano colpiti dal fatto di trovare giovani come loro, vicini a loro, anche per un fatto anagrafico, visto che le storie sono anche di pochi anni fa. Quindi, vestiti come loro, con gli stessi interessi e aspettative, gli stessi hobby. Giovani che hanno fatto cose normali. Scatta quindi anche un moto di identificazione e alla fine li sentono come amici di sempre, santi della porta accanto>.

Tutte storie belle e importanti, ma ce n’è qualcuna che più delle altre ha toccato il curatore della mostra? <Direi due – fa sapere Fazzini – Quella di  suor Clare Crockett, nata nel 1982, missionaria irlandese in Ecuador, morta durante un terremoto nel 2016. La storia strepitosa di una ragazza che beveva, andava in discoteca, aveva anche la bellezza dalla sua, e poi diventa suora. Voleva diventare famosa, lei che già era una piccola star della tv inglese, ma lo diventa per altre strade. Lei che voleva fare l’attrice, adesso ha un film, dal titolo “O tutto o niente”, dedicato alla sua storia dalle consorelle Serve del Focolare della Madre. E poi c’è la storia di Carlotta Nobile, affermata violinista, colpita dal cancro e morta nel 2013, a soli 25 anni. La sua, di una giovane cresciuta in una famiglia atea, è una straordinaria storia di conversione, di una fede scoperta grazie a papa Francesco, dopo una lettera scritta al pontefice>.

La mostra presenta dunque storie di laici, ma anche di religiosi e, proprio in riferimento al Sinodo, è anche una storia di vocazioni. <Questo aspetto – conclude Fazzini – lo abbiamo di certo toccato ma non enfatizzato, perché la mostra parla a tutti, e a tutte le vocazioni, da quella al sacerdozio a quella matrimoniale>.

Realizzata in più copie e in varie modalità facilmente allestibili (in pratica ci sono 4 copie diverse, a 16 o 32 pannelli, adattabili a qualsiasi location) la mostra è a disposizione di parrocchie e realtà giovanili.   Per informazioni e prenotazioni: centroculturale.vicenza@stpauls.it telefoni 346.9633801 oppure 335.1448442

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