? Tra…boni e cattivi | Pagina 96

Una preghiera per i giornalisti

Questa domenica, che oramai sta per finire, è dedicata dalla Chiesa alle comunicazioni sociali. Il tema scelto è bellissimo: « “Siamo membra gli uni degli altri” (Ef 4,25).  Dalle social network communities alla comunità umana ».

Ecco, mi sarei aspettato un fiume di post sui social. E invece, a parte qualche raro collega, niente di niente. Però si sono sprecati i commenti su Marco Carta, sulle baruffe alla sfilata del 2 giugno, perfino sulla finale di Champions senza squadre italiane.

Io invece, nel mio piccolissimo, stamattina mi sono un po’ emozionato e commosso (e commosso ed emozionato) quando a Messa, alla preghiera dei fedeli, è stato rivolto un pensiero anche per i giornalisti. Perché è sempre più chiaro che di questo abbiamo bisogno: di preghiere. E di pregare.

Quei tanti Pellissier. Come Ignazio Abate

Ieri al Tg5 è passato un servizio – di lacrime e colore – sugli addii al calcio o comunque alle squadre dove s’è giocato per anni, per decenni: De Rossi, Barzagli, anche Pellissier del Chievo, ovvero l’attaccante che con i suoi gol – ma ancor prima con l’attaccamento alla maglia per quasi 20 stagioni – ha fatto diventare un quartiere di Verona una realtà del calcio che conta.

E’ però mancato un riferimento ad Ignazio Abate, che pure domenica scorsa ha giocato a San Siro l’ultima con la maglia del Milan in quello stadio. E lacrime, e cori dei tifosi, com’è giusto che fosse.

Non ho sotto mano le statistiche, ma credo che Abate abbia vinto più di Pellissier. E comunque non è questo quello che conta. Perché continuiamo ad innamorarci del calcio proprio perché giocano tanti Pellissier. Come Ignazio Abate.

 

Gattuso, davvero un Mister

I SIGNORI DEL CALCIO – Gennaro Gattuso

Il Frosinone va a San Siro già retrocesso, il Milan si gioca un posto in Champions. Il Frosinone gioca molto bene, nel secondo tempo “rischia” anche di passare in vantaggio, ma Donnarumma para un rigore. Poi il Milan vince 2-0 ma soffre.

Al termine, un altro allenatore avrebbe bofonchiato, del tipo: “Ma questi cosa volevano? Ma perché se la sono giocata?…”.

Gennaro Gattuso no: lui  ha fatto i complimenti al Frosinone per essersela giocata, perché lo sport è così, è questo.

Gennaro Gattuso, il Mister, un signore per davvero, che in Grecia dava i soldi ai giocatori senza stipendio da mesi; che con il Pisa in trasferta non si vergognava di andare anche in alberghi a una stella, con il club in grosse difficoltà economiche.

Gattuso, uno da Champions. Comunque.