Al paese di nonna, dove una festa tirava l’altra, c’era sempre un signore che vendeva i palloncini. Li legava ai polsi dei bambini con uno spago esile e qualche volta volavano via. Perché il cielo vuole solo cose semplici.
Parole d’Avvento/17 – FIENO
Ieri sera ho toccato un po’ di fieno: giusto il necessario per aiutare a pulire la mangiatoia e sgrullare una tovaglia, alla veglia di Natale dei giovani. Ma non ricordo da quanto tempo non ne toccavo: ci sono un po’ cresciuto in campagna, tra i gigli del campo che non lavorano e non filano eppure il Signore li veste meglio di un re. Però poi ne ho perso i sapori, gli odori, i colori: l’umiltà delle cose semplici.
Parole d’Avvento/16 – STOPPINO
Ma guardatelo quanto è piccolo lo stoppino!, eppure senza non ci sarebbe questa e milioni di altre luci. Raramente mi fermo a guardare ciò che è piccolo, forse perché sinonimo di umiltà; però questo stoppino almeno oggi mi fa cambiare prospettiva. E a non vivere di ciò che sembra “grande”, ma è solo egoismo.