Faccio sempre poco caso ai colori (a parte quelli della mia squadra del cuore…!), non ne riconosco le sfumature e faccio pure difficoltà ad abbinarli nel vestirmi. Ma ieri sera i giovani della mia diocesi di Anagni-Alatri mi hanno insegnato che “vivere a colori” si può e si deve: è vivere con gioia, con allegria, dando amore anche nelle piccole cose, cercando amore e Amore, anche quella sana inquietudine che porta al Bello. E a vivere a colori!
Avvento/19 – Pregando senza tastiera
La tastiera è diventata una “cosa” indispensabile: non sappiamo farne a meno di quella del pc e del telefonino. Ma le parole sulla tastiera volano veloci, molte le abbiamo perfino siglate per far prima. Ma non è di parole veloci che abbiamo bisogno. Perché le preghiere sono lente. E scrivono dentro.
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Avvento/18 – Quel Rosario nel traffico
In mezzo al traffico, lo sappiamo tutti, diventiamo irascibili e non ci controlliamo tra parolacce e clacson. Però una volta, fermo da 20 minuti in piazza San Giovanni a Roma, i due signori – un uomo e una donna di mezza età – nell’utilitaria accanto alla mia, hanno tirato fuori un Rosario e si sono messi a pregare, calmi e rilassati. Avrei dovuto abbassare il finestrino e mettermi a pregare con loro, ma il mio clacson ha avuto la meglio.
Avvento/17 – Senza foto
Avvento/16 – La pagina bianca
Avvento/15 – Quando Dio “creò” il silenzio
Avvento/14 – La terza candela
Dicono che il 3 sia il numero perfetto ed in effetti qualcosa ricorre: il terzo figlio, ad esempio, visto che oramai non se ne fanno più, è un miracolo; la terza, intesa come marcia delle automobili, è invece il viatico necessario tra l’andar piano e il correre. Ma qui ci interessa soprattutto questa giornata, terza domenica di Avvento e terza candela accesa… sperando vi sia davvero più luce ad illuminare menti, occhi ma soprattutto i cuori.