L’alba della domenica

L’alba oramai ho imparato a guardarla ogni giorno, svegliato sempre troppo presto, e sempre prima, da pensieri sovrapposti alle parole di persone che m’hanno fatto male.

Ma l’alba della domenica ha comunque colori e calori diversi, riflessi nel giorno del Signore. La guardo dal finestrone della mia cucina – casa focolare domestico – e la sento nel respiro che è ancora sonno dei miei cari.  Poi mi lascerò cullare dalle prime campane a festa, dallo scorrere avido su un giornale – preghiera laica irrinunciabile – e dai sorrisi e dalle strette di mano di gente che conosco da sempre. E ripenso che tutto muove da quell’Alba, come un giorno senza fine.

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